martedì 7 luglio 2020

Usare il blog come fosse diario praticamente vero #101

Come in un grande contrattempo.
Come dentro a un grande contrattempo. Il tempo c'è, perché c'è ed è lì davanti che scorre
il tempoo esplode o si gonfia e si allarga ma insomma, il tempo, con gli orologi, si vede che c'è. C'è il tempo ma rimane come oscurato da un grande contrattempo che tende a non farsi riconoscere e si confonde con il tempo.
Svegliarsi in un contrattempo e farci anche la colazione dentro o lavarsi i piedi delle mani, volendo, o le mani dei piedi, esagero, o le unghie delle unghie delle mani dei piedi della mani, addirittura.

Vivere dentro un grande contrattempo o sentirsi parte di un ingombro, ma anche, vivere in un lungo inciampoErano queste le cose che pensavo oggi nella culla della mia autoindulgenza preferita.

2 commenti:

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  2. Io penso ogni volta a come racconterei questo contrattempo. ritrovarsi a immaginar delle scuse - a chi dovrei raccontarlo poi ora non saprei ma so certamente che capiterà, ma dove sei stata ! e io dirò non so proprio come non riuscivo a tirarmene fuori. Il bello, forse, poi, è che finito il contrattempo, ed essendoci preoccupati di tutto il tempo che avevamo perso, invece vediamo che non è stato poi così male. che del resto forse è stata lui stesso una scusa, il contrattempo. Una scusa glaciale, una sfida all'andare avanti appunto col contra, coi contrappunti e coi contraccolpi di martelletto sulla superficie del ghiaccio. Incrinarla.

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