venerdì 20 marzo 2020

Paolo Nori - La banda del formaggio - Come faccio a descrivere Paride?

   Io credo che forse, la cosa che dovrei fare, prima di tutto, è dire chi era Paride.
   Solo che, magari a qualcuno sembra una cosa anche facile, dire chi era Paride, a chi non lo conosceva.
   Per me Paride, cioè a me vien da dire che Paride era Paride, e descrivere Paride, non so, gli ultimi quindici anni io l'avevo visto tutti i giorni, Paride, e descrivere Paride, adesso non voglio esagerare, ma facciamo un paragone, è come se qualcuno che non l'avesse mai vista mi avesse chiesto di descrivergli l'acqua, allora io comincerei a dirgli che l'acqua è inodore, e incolore, e che è un liquido, e che essendo un liquido prende la forma dei recipienti dove lo metti, e magari tirerei fuori il principio dei vasi comunicanti, che va bene, son tutte cose che son vere, ma è l'acqua quella lì?
   No, quella lì non è l'acqua.
   L'acqua è l'acqua.
   L'acqua è la pioggia, è una piscina, è una pozzanghera, è la rugiada, è la vasca da bagno, è la doccia, è il fango, è quello che faccio bollire per fare la pasta, è la saliva che ho in bocca, non è l'inodore, l'insapore, il principio dei vasi comunicanti, l'acqua è quando ti lavi la faccia, quando tiri giù l'acqua dopo aver pisciato, tutte le mattine da quando sei piccolo, l'acqua son tutte le fontane da dove hai bevuto, l'acqua è il fiume Reno che vedi tutti i giorni da quando abiti qui, quella lì, è l'acqua, altro che il principio dei vasi comunicanti, e Paride è Paride, come faccio a descrivere Paride?

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