lunedì 23 marzo 2020

Usare il blog come fosse un diario praticamente vero #12 e #13 #14

#12 ok scrivo tutto non penso a niente, leggo niiente e penso a tutto e pensavo parlavo l'altro giorno del tutto e del  tutt'altro parlare del tutto e parlare del tutt'altro e della differenza che c'è, sostanziale, tra il tutto e il tutt'altro.
Ero in amazzonia, come al solito ultimamente, e c'erano troppe cose da fare, c'eravamo detti di no far niente per un po' ma c'erano invece troppe cose da fare e tutti mi dicevano filippo non fare niente mi raccomando e io non facevo niente per davvero, poi però a ben guardare stavo invece facendo qualcosa, facevo una cosa al giorno, una cosa in 24 ore, ci si riesce a fare una cosa per 24 ore? stavo pensando anche a un bigné, si può mangiare un bigné per 24 ore? bisogna masticare proprio piano

oppure domanda: cos'hai fatto oggi? risposta: mi sono tagliato le unghie

# 13 poi i temi base nuovi sono nascere costantemente, ok, ma anche resuscitare senza essere morti, interessante. si può resuscitare senza essere morti senza chiedere il permesso a una qualche anagrafe della morte resuscitare saltando un apssaggio fondamentale, diciamo, non lo so se si può

# 14 e poi sulla scrittura e sulla lettura ad alta voce m'è venuto da dire bisogna essere sinceri come quando si ha paura, la paura ci rende sincer, è un sentimento vero la paura e sincero. E la felicità? non lo so non conosco bene la felicità, la paura e la vergogna sì, ecco, la vergogna anche ci rende sinceri.

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