mercoledì 20 maggio 2020

Usare il blog come fosse diario praticamente vero #67

A un certo punto mi fermerò, certo.
Oggi cercavo un dolore nuovo, mi sono indagato il corpo speravo in qualche legamento qualcosa su cui riflettere un minimo invece niente, i miei dolori per ora sono gli stessi di ieri e hanno a che fare forse con il mouse o la tastiera del computer legata al collo legata a questa sedia a questa mano.
Mi fa male la mano o mi fa male il corpo?
Poi pensavo il troppo stroppia ma anche l'abbastanza dopo un po' è troppo.
Sarebbe meglio forse affidarsi ciecamente a ciò che non basta, abbandonarsi all'irrisorio e trovare un posto comodo anche lì dove mettersi prima a pensare quanto basta fino ad arrivare a non pensare proprio niente ed accorgersi che quello era l'obiettivo. Il niente.
Arte pervasiva, ecco cosa. Un'arte che si fa col movimento di un labbro, con il battere di un ciglio quel momento in cui si muove e l'occhio è quasi chiuso ancora aperto nessuno si accorge di niente eppure c'è un'illuminazione, un qualcosa che rimane da qualche parte e non serve a niente ma è arte.

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